Salvatore Arcidiacono
Volume di 150 pagine a colori, copertina plastificata a colori
In questo volume l’Autore, Salvatore Arcidiacono, parla di piante; perciò di botanica, ma non della botanica che tratta di fiori attinomorfi/zigomorfi, nè di gametofiti/sporofiti; bensì dei rapporti pratici che le piante, specie selvatiche, hanno con l’uomo nella vita di tutti i giorni.
Ad esempio, ricorda il loro uso devozionale nelle novene e nel presepio oppure mostra come si confezionano le fiscelle e le cavagne per la ricotta od ancora come si ottengono i ben noti lupini da piluccare. Non mancano i riferimenti alle erbe spontanee usate come verdure mangerecce: quali la bieta (detta secala), la borragine (detta vurrania) e la costolina (detta cosc’i vecchia). Sono, questi, esempi di piante alimurgiche. Vengono inoltre ricordate leggende e riti legate a certe piante; come quello della mandragora o della Passione di Cristo o del bastone di San Giuseppe.