Francesco Pusateri
Libro di 118 pagine, a colori con copertina plastificata a colori.
L’Autore non vuole fare la storia o la descrizione delle emergenze architettoniche del vecchio Rione “Bbamminu” o “Montalbo” come oggi è più noto, bensì un tuffo nel passato, del quotidiano di quest’ultimo in tutte le sue sfaccettature umane nel primo decennio del secondo dopoguerra.
La totalità di ciò che viene descritto è frutto dei vividi ricordi vissuti dallo stesso Autore, raccolti per omogeneità, in piccoli capitoli dove cerca di sviscerare con marcata “pignoleria” più o meno velata di tristezza, lo scorrere della vita di quei tempi ormai remoti e definitivamente obsoleti.
Palermitano doc, figura poliedrica, riunisce in sé la passione umanistica per l’etnologia e quella naturalistica per la malacologia.
E’ originario della zona alla falde del Monte Pellegrino, che nel tempo ha cambiato radicalmente aspetto e di cui Francesco Pusateri è memoria, raccogliendone aspetti caratteristici ormai scomparsi (personaggi, mestieri, stili di vita, ecc…). Nel tempo, la sua osservazione del territorio si è allargata alla città in generale e alle tradizioni popolari siciliane, creando collezioni d’impronta etnografica: fotografie e oggetti che ricostruiscono la memoria di una Palermo affascinante d’altri tempi.
Allo studio sistematico delle conchiglie si dedica in maniera intensa da moltissimi anni. Ha scoperto e pubblicato diverse nuove specie di molluschi conchiferi, ha partecipato a congressi e simposi internazionali e ha prodotto numerose pubblicazioni scientifiche. Collabora inoltre con musei naturalistici per la cura e l’allestimento delle sezioni malacologiche. Ha tradotto in dialetto il catalogo della mostra itinerante di pittura naturalistica dell’australiano Chips Mackinolty
Di Francesco Pusateri